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Creata la Fondazione Monte Cassino!
L´imprenditore Richard Hartinger, (Gruppo produttore di bevande RiHa, principale gruppo europeo produttore di succhi di frutta) e Josef Klein, di Wolfsburg, hanno dato vita alla Fondazione Monte Cassino.
Ai piedi della ricostruita Abbazia italiana di Montecassino, visibile da lontano, si susseguono l´uno dopo l´altro sotto le bandiere di tutto il mondo i cimiteri di guerra. In questo luogo riposano oltre 16.000 soldati della prima guerra mondiale ed oltre 107.000 caduti della seconda guerra mondiale di 32 Nazioni. Privati tragicamente della loro vita nella battaglia, ora silenziosi nella morte. accusano uniti l´orrore della guerra. Le oltre 24.000 tombe del cimitero militare tedesco scavate in quest´ambiente roccioso. ai piedi dell´Abbazia. ci consentono oggi solamente di immaginare quale fosse l´immane forza della follia bellica che si scatenò in questi luoghi. In questa zona, lungo la cosiddetta “Linea Gustav”, in Italia, le truppe alleate e tedesche si scontrarono nella più immane carneficina della seconda guerra mondiale. Circa 50.000 soldati tedeschi avevano ricevuto il compito di impedire lo sfondamento di oltre 200.000 combattenti alleati sostenuti da 1.600 cannoni (geschuten). Il più antico Convento benedettino al mondo fu ridotto completamente in macerie e ceneri dal più pesante bombardamento mai effettuato su di un unico edificio, solamente in base al sospetto che al suo interno si fossero barricati i soldati tedeschi. Anche la città di cassino ed altre cittadine e paesi limitrofi, nel corso dei combattimenti, vennero completamente distrutti.
Ancora oggi vengono recuperati morti di questa guerra, i cimiteri divengono di anno in anno più grandi. Lì s´incontrano i pochi sopravvissuti, i veterani di guerra ed i parenti dei caduti provenienti da tutto il mondo. Da tempo quelli che erano nemici sono divenuti amici e sostenitori della stessa causa. “Questo campo di battaglia vuole essere un monito per ricordare i caduti ed affinché non venga dimenticata la follia della guerra”, dichiara Joseph Klein (85), che nella guerra ricopriva il grado di tenente della Wehrmacht, uno dei pochi sopravvissuti della battaglia di Monte Cassino. Lì, ai piedi dell´Abbazia, i cui tesori storici vennero portati in salvo grazie ad un ufficiale tedesco, Klein incontrò anche l´imprenditore Richard Hartinger. La piccola impresa per la produzione di succhi di frutta, fondata dal padre nel 1934 a Rinteln, è stata progressivamente sviluppata dall´oggi 76enne Richard Hartinger in una delle maggiori aziende europee nel settore delle bevande. “Mio padre gettò le basi per quest´impresa famigliare nella quale oggi operano oltre 2000 dipendenti, che oggi è guidata dal maggiore dei miei figli e da me. Ma mio padre non poté vedere la crescita della sua impresa, in quanto fu uno dei caduti della battaglia di Monte Cassino”. Il proprietario del gruppo produttore di bevande denominato “Riha” si reca spesso in pellegrinaggio alla tomba di suo padre e, così come Joseph Klein, già nel passato si è fatto carico, con donazioni, della cura del cimitero. Con la creazione della Fondazione Montecassino essi vogliono far sì che il cimitero militare tedesco di Monte Cassino rimanga nel tempo, anche al di là delle generazioni che hanno vissuto la seconda guerra mondiale, come un monito contro la guerra e non venga quindi dimenticato. In particolare, a tale scopo, si vuole mettere a disposizione delle scuole del materiale informativo ed incentivare le visite a Cassino di scolaresche provenienti dalle Nazioni che presero parte alle battaglie di allora. “Inoltre, collocato in posizione centrale tra località che fanno parte dell´eredità culturale mondiale, come Pompei e Roma, Cassino rappresenta una mèta per escursioni e non solamente per scolaresche” dichiara l´imprenditore. A tale scopo vi è però necessità di avere dei collaboratori, presso il museo ed il cimitero di Cassino, che siano in grado di illustrare i luoghi in varie lingue. Ogni giorno giungono sopravvissuti alla battaglia e parenti dei caduti provenienti da tutto il mondo, essi cercano le tombe dei loro camerati, dei loro padri o dei loro parenti”, prosegue Hartinger “e queste persone di rado sono in grado di esprimersi in italiano”.
Joseph Klein, che grazie al proprio impegno ed allo spirito imprenditoriale ha raggiunto un certo benessere, prosegue affermando che “A nessuna battaglia della seconda guerra mondiale hanno preso parte così tante Nazioni come a quella che si combatté intorno all´Abbazia di Monte Cassino. Nessun altro luogo è quindi più adatto per ospitare un monito internazionale contro la guerra e per ricordare le vittime, di tutte le nazionalità e di tutte le parti in lotta. Il nostro auspicio è anche quello che in questo luogo si possano incontrare persone delle diverse Nazioni per conoscersi ed imparare a comprendersi. Così come ho fatto io qui in qualità di partecipante alla battaglia, con i miei nemici di allora, che oggi sono divenuti miei amici”. “Mantenere vivo il ricordo dei morti e di ciò che è avvenuto, per salvaguardare le future generazioni dall´orrore della guerra” sottolinea nel suo intervento Richard Hartinger per spiegare il senso e lo scopo della Fondazione Monte Cassino “Ed invitiamo quindi tutti a sostenerci in questo nostro compito”.